Parliamo sempre di innovazione e di quanto Milano stia vivendo un periodo davvero florido in tutti i campi. Adesso però è tempo di guardare al passato, alla storia che ha reso grande la città di Milano. Vi ricordate che qualche tempo fa vi avevamo parlato di un profilo Instagram che andava a caccia di trattorie storiche e location dal sapore di un tempo che solitamente poco hanno a che fare con i meccanismi dei social network. Ecco adesso la città di Milano torna a premiare alcuni luoghi che diventano con il tempo e grazie al buon lavoro delle botteghe storiche.
Qualche giorno fa il nostro sindaco Beppe Sala, insieme all’Assessora alle Attivitá Produttive Cristina Tajani e al Segretario dell’Associazione Artigiani della provincia di Milano Marco Accornero, ha premiato le nuove botteghe che sono ufficialmente state iscritte nell’albo delle botteghe storiche di Milano. La cerimonia di è tenuta a Palazzo Marino e le nuove botteghe celebrare sono ben sessanta per arrivare ad un totale di 549.
Ci sono però delle regole per poter essere insigniti di questa speciale onoreficenza. Ad esempio l’esercizio dev’essere aperto da almeno 50 anni. Non proprio un tempo breve se si considera che ormai negozi e ristoranti durano quanto un gatto in tangenziale. Ovviamente l’identità di questi esercizi deve rimanere immutata anche a fronte di un cambio di titolare altrimenti non è valido. Poi sará il comune a decidere.
Quest’anno tra le sessanta celebrate c’è la più antica del gruppo ovvero l’Ottica Quercetti di via San Raffaele che ha aperto i battenti nel 1841. Poi ancora la pasticceria Martesana del 1967 e la pasticceria Sant’Ambroeus del 1936 e poi ancora Giannasi, istituzione del pollo arrosto in Porta Romana. Premiata anche il primo esercizio etnico, l’African Oriental Craft.
Viva Milano