Avete visto il film di Paolo Sorrentino dedicato a Berlusconi? “Loro”. In particolare nella seconda parte c’è una ragazza giovane che guarda Berlusca e gli dice che ha l’alito come quello di suo nonno. Giustamente Silvio avrà pensato “porca miseria questa mi sta dicendo che puzzo di vecchio”.
Signori, Berlusconi una certa età ce l’ha, ma adesso sappiate che anche noi ufficialmente “puzziamo de vecchio”.
Parlo al plurale perché ho 30 anni e nella mia testa bacata ho come l’idea che a leggermi siano quelli della mia stessa età. Ma so che lì fuori ci sono tanti baldi giovini, non è a voi che si rivolge questa ricerca. Potete però comunque farvi due risate.
La scienza ha parlato, dopo i 30 anni, si inizia a puzzare di vecchio. E noi che pensavamo che questo problema non l’averemmo vissuto fino ai 70, invece no. Dopo i 30 anni iniziamo a trasformarci in carne da buttare, come il pollo in frigo dopo qualche giorno.
Altro che irriducibili in discoteca e 6 del mattino tutti i giorni.
A dirlo, anzi in questo caso, a rompere i maroni sono i soliti ricercatori che sentivano l’opprimente richiamo verso uno dei 100mila modi per farci sentire vecchi. Non bastavano i capelli bianchi a farmi prendere male, ora c’è anche la puzza di vecchio.
Il colpevole è questo ricercatore di nome Josè Maria Anton che ha condotto uno studio al Consiglio Nazionale delle Ricerche spagnolo. Era già ben noto il fatto che il nostro odore muta nel tempo, con l’età, ma non si sapeva ancora bene da quando, e col senno di poi era meglio rimanere nell’oblio.
Ma quindi che odore ha la puzza de vecchio? È difficile da spiegare a parole, ma sappiamo per certo che si tratta di quel tipo di odore che abbiamo sentito tutti almeno una volta nella vita. Inoltre è un odore che possediamo sul nostro colpo fin dalla nascita, ma fino a circa i 30 anni viene mascherato da altri profumi della nostra pelle. Evidentemente gli ormoni danno quella bottarella per coprire il puzzo di vecchio.
In realtà il povero Josè non ne può nulla, ha solo rivelato al mondo la sua scoperta. L’odore deriva da una molecola chiamata 2-nonenale, scoperta nel 2012 dal ricercatore John Lundström. La molecole è collegata direttamente ai cambiamenti delle fragranze del nostro corpo. Perché esiste? Perché è il nostro retaggio da animali. Serviva in natura per individuare i partner più giovani con cui accoppiarsi. E non è escluso, anzi è quasi sicuro, che funzioni anche su di noi a livello inconscio.
Signori miei, qui il punto é che a 30 anni “puzziamo de vecchio”!