Mi sono laureato presso la Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM, sì, quella che una volta veniva chiamata “la scuola delle veline”. A lezione era un tripudio di tacchi alti, trucco pesante già alle 8 del mattino e testosterone che galoppava tra i corridoi. Poi le cose sono via via migliorate, e lo IULM é diventato una rispettabilissima università frequentata da un gruppo di studenti eterogeneo. Ricordo che i miei amici che frequentavano università a Torino o Pavia o altre città erano sempre colpiti dal fatto che nell’ingresso dello IULM ci fossero un giardino zen e le scale mobili. Dicevano “figa siete proprio milanesi”. Chissà cosa direbbero se scoprissero che a Milano sta per arrivare un bosco griffato Gucci.
Non immaginatevi una trovata pubblicitaria per la settima della moda oppure degli alberi con il marchio della doppia G. Il brand di alta moda ha donato al Comune di Milano un bosco di 2mila alberi che verranno piantati al Parco Nord.
Il 23 di ottobre sono stati piantati i primi 200 alberi all’interno del Parco Nord di Milano, e alla cerimonia, con tanto di guantini da giardiniere, ha partecipato anche il nostro sindaco Beppe Sala. Un po’ come la Regina Elisabetta quando cura il giardino tutta da sola.
Il progetto é partito da Gucci insieme all’associazione Rete Clima, impegnata a neutralizzare le emissioni di CO2 attraverso la forestazione urbana. Nascerà un grande bosco autoctono a disposizione dei cittadini e sarà mantenuto e curato dall’azienda leader nella moda.
Avevamo già parlato del progetto ForestaMi e dell’inserimento di tre milioni di alberi in tutta l’area metropolitana. In questo bosco griffato saranno 2000 alla fine dei lavori ma presto potremmo vedere alberi in tutta la città perché il progetto ambizioso del Comune non si ferma solo ai parchi. Gli orti infatti potrebbero aumentare. Dove? Sui tetti dei palazzi, dove già esistono 970mila metri quadrati di verde. Potrebbero aumentare fino a 13milioni grazie ad incentivi e nuove norme.
Milano green come non mai.