Cosa diavolo facciamo tra le quattro mura domestiche? Proviamo a far si che la nostra quarantena diventi un evento, si, da soli, ma pur sempre un evento per fare cose. Ad esempio l’altro giorno al supermercato ci siamo accorti di un qualcosa di insolito. Le mascherine? Le file? La gente che tiene il metro di distanza? No. Erano finite le banane. Le banane di solito non finiscono, ma la noia é una brutta bestia. In tanti avranno pensato “va bé, prendo due banane, così almeno una la mangio”. Ci sono tante attività che si possono fare a casa. Ad esempio esercizio fisico, scrivere, fare l’amore se siete in casa in due, divorziare se siete in casa in due, guardare serie tv e cinema. Ma che ne dite di leggere un bel libro?
Ci sono gli ebook, ma sono in tanti che amano toccare la carta stampata. In questo momento però dobbiamo stare in casa e non é il caso di andare a rischiare di infettarci in libreria. Nasce però una bella iniziativa che vi porta i libri a domicilio.
In questi giorni in cui la cultura sta subendo, come tutti i settori una grave botta, cercare di portare la cultura a casa é l’unico sistema per cercare di nutrire chi ama le storie, chi ama, l’arte, la fotografia e tanto altro che si può trovare tra le pagine di un libro. Il mercato dei libri per intenderci ha subito cali che vanno in tutta Italia dal 25% al 50% ma considerato che c’é chi ha avuto settori con cali del 100% tutto sommato se la passano meglio di tanti altri.
Diverse librerie di Milano hanno deciso di aderire ad un’iniziativa che vi porta i libri a casa. Il sito Solo Libri vi indica quali sono le librerie di Milano che hanno aderito all’iniziativa e fanno consegna a domicilio e sono: Libreria Verso (Milano), Tempo Ritrovato (Milano), Libreria Volante (Lecco), Covo della Ladra (Milano), Liberia Tarantola (Sesto San Giovanni), Libreria Libri al Sette (Carugo), Libreria Le mille e una pagina (Mortara), Libreria Virginia e Co (Monza), La Giratempo (Nerviano).
Naturalmente esistono ancora i metodi di acquisto online classici come Amazon o Glovo, ma se possiamo aiutare le librerie di quartiere, in questo momento di crisi ci sembra una cosa buona e giusta.