Guardando indietro alle ultime pellicole che hanno riunito i tre comici, Il Ricco il Povero e il Maggiordomo (2014) e Fuga da Reuma Park (un tributo alla loro carriera non troppo riuscito, 2016), la critica ed il pubblico avevano fatto in fretta a additarli come comici che “non fanno più ridere”. Ed effettivamente per vedere qualcosa di buono bisogna tornare a La Banda dei Babbi Natale per la regia di Paolo Genovese del 2010. Dopo le esperienze tiepide in cui apparivano anche come registi e dopo il dimenticabile canto da solista di Aldo, forse hanno pensato che bisognasse tornare a fare le cose come un tempo, e la risposta poteva essere solo una: Massimo Venier.
Il regista di Tre Uomini e Una Gamba, Così É La Vita, Chiedimi Se Sono Felice, La Leggenda di Al John & Jack e Tu La Conosci Claudia, segna ufficialmente il ritorno del trio comico con un film che ricorda tanto i fasti dei primi successi.
In Odio L’Estate, Aldo Giovanni e Giacomo non si conosocono, hanno vite completamente differenti e soprattutto non hanno alcuna intenzione di passare insieme le ferie. Per colpa di un disguido, finiranno per dover condividere una casa vacanze con le loro rispettive famiglie in un’isola del sud Italia.
La forza di questo film forse é racchiuso proprio nella parola “famiglia”. La partecipazione dei diversi membri del cast é la chiave vincente per creare una commedia corale, in grado di alleggerire il peso comico che solitamente grava solo sulle spalle dei tre. Ottima Maria Di Biase che con Aldo forma una grande coppia comica del sud e lo stesso vale anche per la maniaca del controllo Lucia Mascino moglie di Giacomo e la mamma più equilibrata Carlotta Natoli, moglie di Giovanni. All’interno della casa nasceranno litigi, risate, equivoci, amicizie e amori adolescenziali grazie alla partecipazione dei giovani Davide Calgaro, Sabrina Martina ed Edoardo Vaino.
Molto divertente anche la partecipazione di Michele Placido, nei panni del Carabiniere del sud raccontato nel clichè.
Odio L’Estate é un film leggero, divertente, spensierato e piacevole da guardare per tutti i suoi 110 minuti. Soprattutto é quella pellicola che ci da l’idea di aver ritrovato Aldo Giovanni e Giacomo, come se non fosse passato molto tempo da Tu La Conosci Claudia. Bentornati.