Vi faccio la domanda più retorica del mondo. Avete mai preso una multa? Se abitate a Milano probabilmente ci siete abituati. Io posso considerarmi uno dei maggiori azionisti del comune. Però mentre attendo dal sindaco le chiavi della città, mi sono chiesto quante volte ho preso multe ingiustamente e quante volte avrei potuto fare ricorso? La risposta é: decine di volte. Ma avete presente cosa significa fare ricorso? Perdere almeno una giornata in qualche ufficio chissà dove, pagare dei soldi in ogni caso e morire tra una procedura e l’altra. Pensate che figata se esistesse un’app che potesse facilitare tutto questo. Bé da oggi esiste! Si chiama ‘DoNotPay’ ma aspettate a cantare vittoria perché per ora é attiva solo in America.
É stata inventata da uno studente di Stanford e funziona in modo simile a Tinder, con il famoso ‘Swipe’ ovvero lo scorrimento verso sinistra o destra. Cerchiamo però di capire meglio come funziona l’app che si appresta ad essere una delle più interessanti dell’anno. Praticamente ti permette di fare causa a chiunque con la stessa facilità di prendere un caffè. L’app é in grado di analizzare il tipo di ricorso, fornire la documentazione da compilare ed instradare la pratica in modo semplice con tanto di assistenza legale.
Bisogna dire grazie a Joshua Browder, uno studente inglese di 21 anni, genio della programmazione che da anni cerca di sviluppare un sistema automatico che aiuti a gestire i ricorsi per le multe. Ha un palmares di successi di tutto rispetto, tra cui lo sviluppo di un programma che permetteva di fare causa contro un’azienda che aveva trafugato milioni di dati personali agli americani.
L’app per ora é gratuita e speriamo che presto arrivi in Italia. Immaginate che figata se si potesse fare riscorso contro una multa per divieto di sosta, Equitalia o un ritardo di Trenitalia, solamente con un click. Speriamo presto.