Dopo avervi parlato recentemente del Coachella, torniamo a parlare di festival, ma questa volta non come pensate voi. Non ci soffermeremo sulla line up o su qualche nuova location pronta ad ospitare migliaia di giovani e musica elettronica, ma ci concentreremo sull’arte legata ai festival. Non che questi due ambienti siano molto distanti tra loro. Il Tomorrowland ne é un esempio perfetto perché da anni riesce ad unire alla musica e ai dj delle scenografie e degli spettacoli degni del miglior Cirque du Soleil. Se non é arte questa. Ma che cosa succederebbe se ad arrivare ad un festival fosse l’arte, non contemporanea dei visual, ma quella classica che abbiamo studiato nei libri o visto nei musei?
A risponderci é un fotografo ungherese che ha tirato fuori un’idea apparentemente molto semplice ma estremamente efficace e geniale. Durante l’ultima edizione dello Sziget Festival ha utilizzato le foto che ha scattato per photoshoppare in mezzo alla gente delle icone della pittura classica come la Gioconda. Materiale ne avrà avuto tanto, sia di foto, perché lo Sziget Festvial, che si tiene sull’isola della vecchia Buda, laddove Buda é Budapest e l’isola si trova in mezzo al Danubio, é uno dei più frequentati al mondo perché dura una settimana e ha 60 palchi. Insomma, qualche foto l’avrà scattata. E poi di arte classica da inserire in mezzo alle persone, ce n’é a bizzeffe.
Così ecco che Márton Neményi é diventato famoso sul web per aver inserito tra i festanti delle icone come la Venere di Botticelli oppure la Libertà che guida il popolo di Delacrox, o ancora il famoso bacio di Hayez.
L’effetto é davvero molto efficace, e tutto sommato ci fa pensare che almeno quello che abbiamo studiato al liceo ci é servito a riconoscere quelle figure che odiavamo durante le interrogazioni di storia dell’arte.