Diteci, qual é il vostro cartone della Disney preferito? Se avete più o meno 30 anni, potreste rispondere Robin Hood. Si perché quella volpe furbetta che si aggirava per la foresta di Sherwood al grido di “rubare ai ricchi per dare ai poveri” rappresenta una pietra miliare nel mondo dei cartoni animati. É però proprio il personaggio di Robin di Locksley che ha ispirato i cuori di tante persone nel mondo. Sempre i trentenni ricorderanno il film con protagonista un capellonissimo Kevin Costner. Da allora sono poi uscite decine di pellicole indimenticabili tra cui non possiamo non citare quella che ha presentato al mondo Bellosguardo, ma questa é un’altra storia. Forse Robin Hood piace così tanto perché fa qualcosa di terribilmente sbagliato, ruba, cioé infrange uno dei comandamenti, ma lo fa per una nobile causa, aiutare i più bisognosi. Bene, sappiate che i Robin Hood moderni non indossano la calzamaglia e non vivono in una foresta, bensì indossano la cravatta e lavorano in banca.
Non é passata inosservata la storia di questo direttore di una banca a Forni di Sopra, siamo in Friuli, sulle dolomiti, che letteralmente rubava ai ricchi per dare ai poveri. Tal Gilberto Baschiera, arrestato per appropriazione indebita e truffa (due anni e pena sospesa con condizionale), prendeva i soldi dai conti di alcuni clienti facoltosi della banca e li trasferiva sui conti di coloro che avevano delle difficoltà economiche.
L’uomo deve aver lavorato anche parecchio, perché nel momento del licenziamento, l’ammanco dai conti dei clienti abbienti era di circa un milione di euro.
Da novello Robin Hood, l’uomo non si é però pentito, sostenendo che avrebbe restituito fino all’ultimo centesimo. “Ho sempre pensato che oltre a tutelare i risparmiatori, il nostro compito fosse soccorrere chi ha bisogno“.
Ora la domanda é: perché io non ho mai incontrato direttori di banca così quando il conto finisce in rosso?