“Seduto in quel caffé, io non pensavo a te“. Benvenuto Lucio, finalmente il genio di Battisti é arrivato su Spotify. E quando se non il 29 settembre, titolo di una delle sue canzoni più famose.
Battisti era uno dei gradi assenti sul colosso della musica streaming e se ne sentiva indubbiamente le mancanza. O meglio, le generazioni che hanno vissuto musica al di fuori di internet sicuramente volevano avere Battisti sui propri device, per molti altri, specialmente i più giovani, quello di Lucio era un nome che magari sentivano nominare dai propri genitori oppure leggevano su qualche cd buttato nelle raccolte dell’Autogrill.
Si perché i giovani ascoltano la musica prevalentemente in streaming e questo ci dice che sono in molti a non conoscere il genio della coppia Battisti/Mogol. Inoltre Lucio non é udibile nemmeno in pubblicità e colonne sonore di film. Tutto perché? Per i diritti.
Finalmente dopo anni ed anni di battaglie giudiziarie, ha vinto la parte del mondo che pensa che la musica di Battisti e di Mogol sia un bene di tutti, qualcosa che va al di la della proprietà privata e, seppur con il massimo rispetto, deve vivere della possibilità che sia ascoltata da tutti.
Ecco Masters Volume 2 arriva finalmente anche sulle piattaforme streaming, con le canzoni più belle del duo. Si tratta di 12 album che contengono davvero quasi tutti i titoli più importanti della carriera di Battisti, compreso “29 settembre” scritto da Lucio per l’Equipe 84.
Per il momento, sempre per una questione di diritti, mancano i cinque album scritti da Battisti con Panella, dall’86 al ’94, da “Don Giovanni” a “Hegel”.
Spesso ci fermiamo a pensare a cosa sarebbe successo se un grande della musica come Battisti fosse ancora vivo. Oggi é uno di quei giorni in cui tutte le generazioni, ma anche i cantautori italiani di ogni genere musicale, devono sedersi sulla seggiola e ascoltare cosa ha fatto Battisti.
Benvenuto Lucio!