Stanno spopolando con le loro performance e le loro produzioni. Oggi a Quelli della Notte conosciamo i Broswave
Con che nome vi conosce la gente?
Simone: Le persone mi chiamano a cascata sia Luca che Charlie, il mio nome d’arte, diciamo che ho questo binomio, Simone invece è più preciso, al limite lo abbreviano in Simo, quindi per lui è tutto più facile.
I tuoi genitori come vi chiamano?
Simone: In genere con il cellulare! A parte le tristi battute siamo sempre Luca e Simone, niente di più semplice… d’altronde li hanno scelti loro per noi.
Come mai avete iniziato a lavorare nel mondo della notte? Raccontateci la vostra storia
Simone: I nostri percorsi si sono intrecciati dopo anni di esperienze singolarmente diverse. Sono un batterista. Ho suonato per tanti anni in club e contesti rock… ho lavorato con diversi dj fino a quando non ho incontrato Luca, Con lui è scoccata una scintilla tra i suoi mix e il mio mondo da batterista tramite l’innesto di “pad elettronici”. Questo incontro ha stimolato la creatività di entrambi.
Luca: io sono il dj dei Broswave. Sin dai 16 anni la mia casa è stata la console. Qui il vinile è sempre stato la colonna portante, è una materia che continuo ad utilizzare, senza comunque tralasciare l’importanza e le necessità che la tecnologia ha sviluppato negli ultimi anni…. L’incontro con Simone ha fatto crescere ancora di più la passione e la voglia di mettersi sempre in gioco, una vera responsabilità… adesso mi ritrovo su un’astronave di luci e suoni, e da quanto mi piace, non potrei chiedere di più!
Come vi ha cambiato la vita di notte?
Simone: A volte dormiamo poco, ma ormai siamo abbastanza abituati a qualsiasi orario. Il mondo night life ruota in orari opposti al classico diurno… Le lamentele sono poche, ci supportiamo a vicenda.
Avete qualche rimpianto?
Simone, Luca: no, siamo contenti di tutto quello che abbiamo fatto, compresi anche errori o problemi perché aiutano a crescere sia come persone che come artisti
Cosa non cambieresti per nulla al mondo con la tua vita attuale?
Simone, Luca: Per nulla al mondo cambieremmo il nostro stato attuale, lavoriamo sodo e i sacrifici ci circondano spesso e volentieri, ma la soddisfazione nel veder realizzato ciò in cui tu credi fortemente è incalcolabile.
Quale locale porterete sempre nel cuore?
Simone, Luca: ce ne sono tanti….ma quello che va citato forse è proprio il Lidò le Panteraie di Montecatini, uno tra i primi che ci ha visto ospiti. Per noi è un posto speciale.
Come vedete il futuro nel mondo della notte?
Simone, Luca: abbastanza bene. Per fortuna sembra che stia tornando la vera passione per la musica…
Sogno nel cassetto?
Simone, Luca: Suonare il più possibile ovunque e conoscere gente, luoghi, culture, insomma vivere a tutto tondo il nostro pianeta!
La vostra frase preferita?
Non ne abbiamo una particolare….siamo però vittime dei nostri tormentoni che sono ciclici…ad esempio ora siamo in fissa con “Ci vuole più Groove più Groove!!” che testimonia come la musica sia sempre il fulcro di tutto per noi
Salutateci a modo vostro…
Un abbraccio e tutti e grazie per il tempo concessoci e ricordate di ascoltare quanta più musica possibile, la medicina migliore per ogni male!