Se vi diciamo aperitivo cosa vi viene in mente? La maggior parte di voi penseranno ai Navigli, ai cinesi in Moscova, a qualche bottega di vino pettinata, Brera e altri centomila posti dove é possibile iniziare a bere a partire dalle 18. Forse qualcuno un po’ più agê ricorderà cosa significa aperitivo a Milano: Campari. Il Campari, prodotto a Milano é un classico da generazioni e c’é un solo posto dove bisogna consumarlo se si vuole mantenere vive le tradizioni. Parliamo di Camparino, in piazza Duomo, angolo Galleria Vittorio Emanuele. Camparino qualche tempo fa ha chiuso per ristrutturazione lasciandoci, senza, l’amaro in bocca. E adesso? É tornato con un concept tutto nuovo.
É stata inaugurata giovedì scorso la nuova vita di Camparino, completamente ristrutturato e pronto ad accogliere i clienti con un aperitivo che si sposa perfettamente con il gusto della cucina. Un nome per rappresentare l’aspetto culinario? Davide Oldani.
Lo chef é stato chiamato proprio per accostare alla tradizione di Camparino, la tradizione della cucina milanese, e per farlo ha scelto un piatto che sarà familiare ai meneghini: il pan’cot. Letteralmente il pane arrostito, ma una rivisitazione del pane che le mamme e le nonne milanesi preparavano inumidendolo in acqua o latte e poi facendolo saltare in padella. Sarà invece Tommaso Cecca ad occuparsi della parte cocktail e mixology.
La Sala Spiritello, al primo piano sarà il nuovo fulcro del locale dove i cocktail verranno abbinati ad una cucina che segue i profumi stagionali. Il tutto verrà preparato sul luogo a partire dalla lievitazione del pane fino alla preparazione dei grandi classici di Campari serviti nel Bar di Passo. Ci saranno Campari Seltz e Negroni, secondo tradizione, e poi tante altre proposte. Camparino é pronto a tornare ad essere un punto di riferimento per i milanesi.