É arrivata la notizia che forse in molti aspettavano. Chiude i battenti il villaggio di Natale dell’Ippodromo di San Siro. Il “Sogno di Natale” nato con l’aspettativa di uno dei luoghi più magici della terra con un clima natalizio dilagante e disseminato su 30mila metri quadri di spazio ha optato per terminare prima del tempo la sua avventura.
Vi avevamo parlato nei giorni scorsi di quello che é stato un vero e proprio disastro. Tante le persone arrivate da tutta Italia e altrettante quelle rimaste deluse. Si é riversata sui social anche molta rabbia dovuta alla delusione delle aspettative che effettivamente erano molto molto alte. A dare la stoccata finale é stata Selvaggia Lucarelli che ha voluto andare a controllare di persona e con un video pubblicato sui social ha mostrato tutte le problematiche che riscontrava il villaggio. Praticamente lo scenario era quello di un cantiere a cielo aperto, pieno di fango, con lunghissime file, prezzi alti a dispetto della qualità, un albero di Natale praticamente senza addobbi e altre chicche come un negozio che vendeva falli di pietra in mezzo ai bambini. Insomma, non una gran figura per gli organizzatori.
Se vogliamo spezzare una lancia a favore dell’organizzazione, non sono stati fortunati con il tempo e si sono visti negare alcune attrazioni per questioni di permessi e sicurezza. Forse non avrebbe risolto la situazione, ma una pista da pattinaggio in più avrebbe sicuramente aiutato a creare più atmosfera.
Con un comunicato sui social, il “Sogno di Natale” che sarebbe dovuto durare fino al 6 di gennaio, chiude invece il 24 dicembre.
“Gentile pubblico, il villaggio di Babbo Natale chiuderà il 24 dicembre 2019 alle ore 18 anziché il 6 gennaio 2020. Siamo costretti a questa scelta perché i continui attacchi e le costanti denigrazioni avvenute sui canali social e digitali dei giorni scorsi hanno purtroppo raggiunto il loro effetto riducendo drasticamente la vendita dei biglietti e ponendoci nelle condizioni di non poter più sostenere i costi di gestione“.
“Abbiamo lottato per oltre un mese contro una pioggia eccezionale (nel solo mese di novembre a Milano sono caduti 244 mm a fronte di una media di circa 100 mm) e per rimuovere il fango che aveva letteralmente coperto tutta l’area del villaggio abbiamo dovuto ritardare l’apertura. Di più non potevamo fare. Ringraziamo tutti quelli che sono venuti a trovarci e che hanno apprezzato l’esperienza“.
“Ringraziamo anche quelli che ci hanno criticato utilizzando toni decisi ma sempre civili e garbati. Li abbiamo ascoltati e spesso siamo intervenuti seguendo le loro indicazioni per migliorare i servizi esterni. Quando dovuto, abbiamo rimborsato loro il biglietto, cosa che continueremo a fare per chi ha acquistato il tagliando in prevendita dal 25 dicembre 2019 al 6 gennaio 2020“.
“Chiudiamo con amarezza, ma con il ricordo delle migliaia di bambini e bambine dai volti estasiati e sorridenti all’uscita dalla casa di Babbo natale. Un ricordo che il fango non è riuscito a coprire“.
Un peccato, ed un po’ di dispiacere per una bella occasione sprecata.