Avete presente quelle feste che si vedono nei film americani? Quelle organizzate dagli studenti dei college nelle ville di tranquilli quartieri residenziali, trasformati per una notte in un via vai di ragazzi che bevono dal tipico bicchiere rosso di carta.
Da noi non ne organizzano tante, ma in America sono all’ordine del giorno. Bisogna però levarsi dalla testa l’immagine cinematografica di questi ragazzi tutti perfetti, sportivi, gnocche e nerd fighetti, ecco non è proprio così.
L’unica cosa che sicuramente non manca a queste feste, è l’alcol, ed il premio per la festa dell’anno va a questi ragazzi che hanno organizzato il ‘Tequila Tuesday‘. Siamo nel Maryland, in un lussuoso quartiere di nome Bethesda, dove un gruppo di 70 ragazzi ha organizzato uno di quei party privati da lasciare il segno.
Dopo ore di schiamazzi e musica, i vicini hanno chiamato la polizia che quando è arrivata sul posto ha trovato una tale quantità d’alcol da rilevarla anche nell’aria. L’etilometro rilevava nell’etere un tasso alcolico dello 0,01 per cento, probabilmente frutto di una enorme consumo di tequila.
Al momento dell’arrivo della polizia ovviamente è scattato il fuggi fuggi, perché la maggior parte dei partecipanti al college party erano minorenni. C’è chi dice di aver visto addirittura saltare gli studenti dal secondo piano per sfuggire ai controlli.
Sei ragazzi di vent’anni, appartenenti alla confraternita Sigma Alpha Epsilon di un’università americana privata, sono stati accusati di aver somministrato alcol a dei minorenni. A loro toccherà sborsare i soldi per una multa di 315 mila dollari, insomma, non proprio una passeggiata.
Secondo i report della polizia, i ragazzi ce l’avevano messa proprio tutta per non disturbare, avevano addirittura coperto porte e finestre con dei sacchetti di plastica per isolare il volume.
Vi diciamo la verità, a noi sarebbe piaciuto partecipare, anche perché queste feste ce le vogliamo immaginare come il gigantesco party del film Project X.
Magari ci facciamo un pensierino per il prossimo Spring Break.