Stiamo piano piano per arrivare nel pieno dell’estate, quando la città di Milano si svuota e le strade si riempiono di vacanzieri pronti a raggiungere la propria meta di villeggiatura preferita. Si avvicinano insomma le famose giornate da bollino nero. I cittadini di Milano non sono poi così spaventati dal doversi mettere in macchina nel traffico. Chi vive a Milano ci convive ogni giorno della propria vita, specialmente se per lavoro è tenuto a percorrere le Tangenziali. Una domanda però ce la siamo sempre posta. Ma come diavolo si formano le code? Quando vanno tutti in vacanza é presumibile attribuire la colpa alla grande quantità di veicoli presenti, e va bene, ma quando si formano quelle code dal nulla, che poco dopo si dissolvono e non si incontra più nessuno, come diavolo si formano? Ebbene la scienza ci da finalmente una risposta: è colpa della distanza di sicurezza.
Fino ad oggi erano state formulate solamente delle valide teorie, ma adesso é stato condotto uno studio da cui é nata una prova scientifica certa. Un gruppo di ricercatori della Vanderbilt University del Tennessee é riuscito a dimostrare che le frenate improvvise e l’errata distanza di sicurezza possono paralizzare il traffico.
Il test é stato realizzato insieme a Ford e ne é nata la cosiddetta “teoria dell’onda”, cioè un piccolo elemento da cui nasce una totale paralisi.
Come hanno fatto? Su una pista sono state fatte circolare 36 automobili con tecnologia di frenata automatica. Inizialmente questo sistema é stato disabilitato in modo da riprodurre i normali comportamenti umani all’origine dei rallentamenti: frenate non necessarie, cattive abitudini, tempi di reazione rallentati, guida distratta.
Successivamente, durante la seconda prova, le automobili avevano inserito l’Adaptive Cruise Control (ACC), un sistema che permette di mantenere la distanza di sicurezza tra le auto, rallentando o accelerando automaticamente il veicolo. I vantaggi sono stati subito evidenti.
La tecnologia può essere utilizzata per influenzare positivamente il flusso del traffico, ed in un prossimo futuro la tecnologia potrebbe sostituirsi in toto alla nostra guida. Speriamo presto, così tra un tragitto e l’altro possiamo fare un pisolino.