Questa mattina ho aperto il giornale é trovato l’ennesimo articolo che sembra fotocopiato da altri centomila negli ultimi anni: “derubato e minacciato in Corso Como”. Cazzo ragazzi, ma davvero? Davvero succede, ANCORA? Per quelli che non conosco la situazione, potrebbe sembrare un caso di normale microcriminalità. Il problema purtroppo é che nel caso di Corso Como si tratta di un “perseverare diabolicum”.
Facciamo un passo indietro. Corso Como da sempre é una delle zone della movida milanese. Hollywood, Loolapaloosa, Eleven, Tocqueville, questi sono solo alcuni dei nomi delle discoteche che si trovano nella zona, senza contare gli innumerevoli bar e locali sempre affollati, specialmente durante il weekend. Per quanto non si tratti più di una zona così alla moda rispetto agli anni passati, se un qualunque turista chiede o cerca informazioni su un posto dove andare a bere e ballare, sicuramente Corso Como salta fuori.
Per un posto così affollato di gente, così conosciuto, sarà pieno di controlli, sarà pieno di sicurezza, insomma, un posto dove girare tranquilli vero? Invece NO, per niente. Fermo restando che nessun posto é sicuro al cento per cento, specialmente a Milano, solitamente basta essere un attimo accorti per evitare problemi. In Corso Como invece hai la quasi certezza matematica che se rimani a fare le ore piccole e per sbaglio ti dimentichi di aver tolto l’orologio o hai preso in mano il cellulare, verrai accerchiato e derubato, o nella peggiore delle ipotesi anche mal menato.
Se fossero dei casi isolati, va bene può succedere. Ma succede sempre, tutti i weekend, anche più volte in una sera. E la prassi é sempre la stessa. Un gruppo ben organizzato, si apposta davanti all’uscita dei locali (gente che vi assicuro riconoscereste da un chilometro come individui pericolosi) e aspetta l’individuo giusto per poter assestare il colpo, meglio se ubriaco. A volte minacciano con coltelli, a volte cacciaviti, altre volte ti costringono a prelevare, altre ancora ti becchi un pugno in faccia.
“Va beh ma dopo la quinta volta che succede, metteranno qualcuno delle forze dell’ordine a controllare” NO, NIENTE. Io talvolta ci lavoro nei club di quella zona, ed oltre a sentire le lamentele degli imprenditori che per colpa di questi furti perdono clientela, sento soprattutto i racconti di amici costretti a scappare e rintanarsi negli hotel o chiamare dei taxi per evitare di essere rapinati e picchiati. Ma ha senso tutto questo?
Mille decreti legge, città sicure e soldati sparsi ovunque, e poi non possono intervenire o non c’é nessuno che dia l’ordine a chi di dovere di rimanere lì e controllare. Quando poi chiedi giustificazioni al comune o alle forze dell’ordine ti rispondono che quelli sono pesci piccoli e che non porterebbe a nulla l’arresto per questo genere di reati. Si ma intanto controlliamo e mettiamoli dentro, magari alla decima volta si spostano.
A me sembra fantascienza.