Milano negli ultimi anni ci ha abituato a vedere mostre di ogni genere. Possiamo dire che l’arte ha positivamente invaso la città, con esposizioni più classiche ed installazioni contemporanee all’avanguardia che si fondono con settimane della moda e del design. Arrivano addirittura mostre non ufficiali, come quella dedicata a Banksy che ha fatto infuriare l’artista mascherato, tanto da portarlo a denunciare la mostra del Mudec (e forse vedendo la mostra, un po’ ha ragione, troppo sacrificata). Tra l’altro in molti hanno fatto caso che la denuncia é scattata pochi giorni dopo il concerto dei Massive Attack a Milano, confermando sempre più la tesi che dietro Banksy si nasconderebbe il frontman Robert del Naja.
Quello che non abbiamo ancora avuto il piacere di vedere, é una mostra sulla musica elettronica, un genere che ormai ha un bel po’ di storia da raccontare. Dove Milano ha una mancanza, ci pensa Parigi. Il 6 aprile alla Philharmonie de Paris inaugura la mostra Electro: From Kraftwerk to Daft Punk. Interamente dedicata alla storia della musica elettronica, sarà qualcosa che coinvolgerà da vicino i dj produttori di quel genere più importanti degli ultimi anni. Non immaginatevi una mostra di fotografie e lunghe e noiose didascalie. Ci sarà naturalmente la musica e poi delle installazioni create e pensate dai protagonisti. Tra gli altri Kraftwerk, Jean-Michel Jarre, Laurent Garnier ed i Daft Punk.
Laurent Garnier ha contribuito alla mostra creando undici mix che faranno da colonna sonora a tutta la mostra, mentre i Daft Punk hanno creato un’installazione ispirata a Technologic, la traccia contenuta nell’album Human After All del 2005. Non mancheranno costumi, strumenti e memorabilia di scena. Insomma é una mostra molto francesecentrica, ma da vedere se decidete di passare nella Ville Lumiere. Non sarebbe male proporre in Italia un progetto simile e perché no, estenderlo a tutti i dj del mondo.