Dopo aver partecipato in gara per la prima volta alla 75° edizione del Festival di Sanremo, classificandosi secondo e vincendo il Premio della Critica Mia Martini con il brano “Volevo essere un duro”, Lucio Corsi annuncia “Ippodromi 2025”, due imperdibili date a Roma e Milano – prodotte da Magellano Concerti.
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L’annuncio arriva dopo che il suo “Club Tour 2025”, in partenza il 13 aprile, ha registrato il tutto esaurito.
Il 21 marzo 2025 uscirà il nuovo omonimo album “Volevo essere un duro”, disponibile in pre-save e pre-order a questo link nei formati Vinile e CD.
«“Volevo essere un duro” è un disco che parla d’infanzia, di amicizia e d’amore. È un album di fantasia con i piedi per terra. In questo album ho cercato di trovare il sogno non fuggendo nel cielo ma strisciando sui marciapiedi, passando sotto i tavoli da pranzo o nascondendomi negli armadi. È un disco di ricordi personali mescolati a storie di altra gente. Ci sono molti personaggi in queste canzoni, da Rocco il bullo della scuola media al Re del rave, una sagoma romantica e sgangherata, fino a Francis Delacroix, mio grande amico (forse immaginario, ma non importa)»
Scritta e composta da Lucio Corsi e Tommaso Ottomano, che hanno curato anche la produzione assieme a Antonio “Cuper” Cupertino, “Volevo essere un duro” – presentata al Festival – parla di quanto il mondo ci vorrebbe infallibili, con la solidità dei sassi e la perfezione dei fiori, senza dirci però che tutti i fiori sono appesi a un filo. Il videoclip, diretto da Tommaso Ottomano e prodotto da Borotalco.tv, vede l’amichevole partecipazione degli attori e comici toscani Leonardo Pieraccioni e Massimo Ceccherini. Carletto, il bambino protagonista del video, mandato a letto senza cena per una brutta pagella, si ribella alla decisione dei genitori scatenandosi sulle note del brano, con l’aiuto di Lucio e della sua chitarra. La cameretta tappezzata di poster e con lo stereo a palla diventa il regno in cui la canzone si manifesta, per proteggerci dalle aspettative e pressioni degli altri e per ricordarci “quanto è duro il mondo per quelli normali”. Nella serata di venerdì 14 febbraio dedicata alle cover, Lucio Corsi si è esibito con il brano “Nel blu, dipinto di blu” di Domenico Modugno in duetto con Topo Gigio. Ad aprile avrà inizio il suo “Club Tour 2025”, sempre prodotto da Magellano Concerti, che lo vedrà esibirsi nelle principali città italiane. La tournée ha già registrato il tutto esaurito – compresa la seconda data di Milano, appena annunciata, con biglietti finiti in pochi minuti – e sarà l’occasione per riabbracciare il cantautore nella dimensione live, a lui cara, ed ascoltare i brani del suo nuovo album.
In partenza il 13 aprile 2025 dall’Estragon di Bologna, proseguirà poi il 15 aprile 2025 al Teatro Concordia di Venaria Reale (TO), il 16 aprile 2025 al Teatro Cartiere Carrara di Firenze, il 18 aprile 2025 all’Atlantico di Roma, il 23 aprile 2025 alla Casa Della Musica di Napoli, il 28 aprile 2025 all’Hall di Padova e si concluderà con due date all’Alcatraz di Milano previste per il 29 aprile 2025 e il 4 maggio 2025.
A queste, si aggiungono ora i due nuovi appuntamenti estivi “Ippodromi 2025”: il 21 giugno al Rock In Roma, Ippodromo delle Capannelle, e il 7 settembre al Milano Summer Festival, Ippodromo Snai San Siro.
Radio Deejay e Radio Capital sono le radio partner del tour.
In scaletta anche il singolo “Tu sei il mattino” (Sugar Music) – pubblicato il 12 novembre 2024 -, un ricordo dolce e sognante del primo amore dal punto di vista di chi, ormai cresciuto, si ritrova a pensare al passato con malinconia.
Il videoclip, diretto sempre da Tommaso Ottomano, ha l’intento di distruggere il romanticismo della canzone e vede la partecipazione straordinaria di Carlo Verdone. Lucio è fra i protagonisti di “Vita da Carlo – Terza Stagione” la serie televisiva di e con Carlo Verdone, uscita in esclusiva su Paramount+ il 16 novembre 2024 e presentata in anteprima alla 19esima Festa del Cinema di Roma – in cui questo nuovo singolo ha un ruolo molto particolare.
Cantautore toscano, Lucio Corsi riesce a rendere armonioso il rock d’autore e le sonorità folk insieme, trasformando le sue atmosfere surreali in poesia e legando un mondo a tratti grottesco ad una struttura musicalmente ricchissima.