Abbiamo parlato di come la razza umana risulti essere sempre più stupida con il passare del tempo. Lo dice la scienza, negli ultimi 50 anni il Quoziente Intellettivo medio delle persone si é abbassato su numeri piuttosto preoccupanti, ma viene da pensare che forse tutta la tecnologia sia colpevole in qualche modo. Pensate solamente ad un aggeggio come la calcolatrice, comoda sicuramente, ma ha evitato alle persone di fare esercizio mnemonico e di logica. Non so voi, ma io è già tanto se riesco a fare i calcoli con le tabelline e devo contare usando le dita.
La tecnologia sicuramente ci ha facilitato l’esistenza, ma ormai esiste qualcosa che la tecnologia non può fare, a parte provare emozioni? L’ultima arriva dal colosso Google che pare sia riuscito a sviluppare un algoritmo in grado di prevedere la data della nostra morte. La notizia di per se fa rabbrividire. Mi viene da pensare alla strega partorita dal genio di Tim Burton in Big Fish che al solo sguardo mostrava il modo in cui ognuno di noi sarebbe morto.
Secondo questo macabro algoritmo, Google potrebbe prevedere la data della nostra morte con una precisione che arriva fino al 95%.
Sono i ricercatori della società di Mountain View che si sono messi a studiare un codice che ci dovrebbe far sapere quello che in realtà vorremmo rimanesse un mistero. Google ha sfruttato la sua intelligenza robotica per studiare 216 000 pazienti ricoverati per almeno 24 ore in ospedale.
Lo studio è stato poi pubblicato sulla rivista Nature che ha riportato questo algoritmo che non prevede solamente la data della nostra morte, ma anche un eventuale ricovero in ospedale. Insomma pare che ci prendano abbastanza.
Io onestamente preferirei non saperlo, anche perché con la fortuna che ho l’algoritmo prevede la mia morte a 100 anni ma senza tenere conto degli imprevisti e ciao cuore, me ne vado prima. Bah.