Ho abitato per ben 4 anni sul Naviglio Grande a Milano e posso dire di essere in qualche modo innamorato di quel posto. Non che sia uno dei posti più ospitali per vivere a Milano. Il parcheggio é impossibile da trovare dopo una certa ora oppure la domenica, la sera c’é sempre casino e capita di incontrare ubriachi urlanti da tutte le parti. Però il Naviglio Grande possiede quel fascino che tutte le volte ti fa esclamare “non sembra nemmeno di essere a Milano”. Evidentemente la pensava così anche una delle personalità più importanti di Milano, nonché poetessa del ‘900, che ha scelto proprio il Naviglio come sua dimora: stiamo parlando di Alda Merini.
Se passate di lì potete ancora vedere la casa dove ha vissuto la poetessa scomparsa il 1º novembre del 2009. A 10 anni dalla morte, tra i tanti festeggiamenti indetti dal Comune di Milano per celebrare la poetessa tra cui mostre ed incontri, é arrivato forse il riconoscimento che più avrebbe fatto piacere ad Alda. Il ponte che collega Ripa di Porta Ticinese a Via Corsico sarà infatti intitolato proprio alla poetessa. Quel ponte di pietra, che si trova per intenderci di fronte al Libraccio, o se siete più mondani di fronte allo Zog e al Temakinho, veniva utilizzato dalla Merini tutti i giorni per attraversare il Naviglio ed era proprio davanti a casa sua. Vi sarà capitato di attraversarlo, di vederlo da lontano o di scattare delle foto da influencer. Quel ponte é parte simbolica della bellezza del Naviglio e da adesso anche delle sue radici culturali.
Nel giorno dell’anniversario della morte, il 1º novembre 2019, continueranno le celebrazioni presso la Casa delle Arti-Spazio dedicata ad Alda, dove verrà allestita un’esposizione di opere scultoree e pittoriche dedicate alla poetessa ed un reading con tanto di fiaccolata sul Ponte del Naviglio.
E poi ancora celebrazioni fino al 18 novembre quando si chiuderanno alla Chiesa di San Marco con un allestimento del suo Poema della Croce. Tutto il programma é sul sito del Comune di Milano.