Avete mai fatto autostop nella vostra vita? Io ammetto di no, ma sono un appassionato di cinema, e credo che la colpa della mia diffidenza sia da attribuire a tutti i film che ho visto in cui l’autostoppista non fa mai una bella fine. In realtà quei film sono ispirati a storie vere, quindi non è che sia sicuro al cento per cento chiedere un passaggio ad uno sconosciuto. Tuttavia l’autostop rimane una delle pratiche di viaggio forse più affascinanti che esistano. Una volta, fino agli anni ’70 ’80, era pratica comune tra i ragazzi viaggiare in autostop. Era un metodo economico ed avventuroso per girare l’Europa a costo zero. Anche in Italia era molto diffuso l’autostop. Poi con il tempo è diventato meno costoso viaggiare con i mezzi più tradizionali, inoltre le leggi sono diventate più rigide.
Se vi capita di incontrare qualche autostoppista, solitamente ha l’aspetto di qualche ragazzo scandinavo, luogo dove ancora oggi è piuttosto diffusa la pratica. Dalla Polonia arriva una delle competizioni che proprio non ti aspetti nel 2018: la gara di autostop. Sono in decine i concorrenti che da diversi anni prendono parte a questa competizione che li porta in giro per l’Europa solamente usando un cartello o il pollicione alzato. Il regolamento è molto semplice, partire dalla Polonia in autostop per arrivare ad una destinazione predefinita. Chi arriva prima, vince. Quest’anno la destinazione d’arrivo è tutta nostrana. L’arrivo in fatti è situato a Cirò Marina in Calabria.
L’unico intoppo che possono dover affrontare gli autostoppisti sono le leggi. In Italia infatti è vietato fare autostop sull’autostrada, per questo motivo molti di questi ragazzi negli scorsi giorni sono stati multati sulla Salerno Reggio Calabria.
C’è da dire che l’autostop rimane una pratica affascinante, e permette di fare incontri fortuiti con cui condividere un’esperienza o, perché no, anche un’amicizia. Fate solo attenzione alle brutte facce.