Ieri ho lavorato ad una serata in discoteca quasi surreale. Perché? Perché hanno ballato tutti. Vi sembrerà una cosa normale, e invece no, non lo è per niente. Abituato a calcare le console dei club italiani per almeno 3 o 4 volte a settimana, vi assicuro che vedere il pubblico ballare e divertirsi per tutta la sera è qualcosa di più unico che raro. Ma prima di parlare di questa specifica serata, facciamo qualche piccola considerazione. Potreste pensare che la colpa sia del dj che non è capace a farli ballare, e a volte è proprio così, ma credo che più che altro oggi la questione sia generazionale. Mi spiego meglio: oggi possiamo ascoltare la musica dove e quando vogliamo, e l’offerta è infinita. Fino a qualche tempo fa l’unico posto dove poter ascoltare musica nuova e diversa da quella delle radio era la discoteca. Il dj era una figura di cui ci si fidava perché si occupava di proporre musica che magari inizialmente riuscivi ad ascoltare solo il sabato sera andando al locale. Ora la shazzammiamo e poi abbiamo subito Spotify, iTunes, Beatport ecc ecc. inoltre in radio veniamo bombardati più o meno sempre dalle stesse canzoni (ora è il grande momento del reggaeton), e senza neanche rendercene conto finiamo per innamorarci solo di quelle canzoni e voler ascoltare sempre quelle finché non ci stufiamo. L’effetto collaterale si percepisce proprio in discoteca, perché il cliente arriva estremamente preparato sulla musica e soprattutto sa bene quali sono le canzoni che gli piacciono e vuole quelle, SOLO quelle. É rimasto poco spazio per la proposta del dj che quindi deve cercare di accontentare tutti, sapendo bene che non è sempre possibile. Il risultato? Ballare diventa secondario, a meno che non ci sia la propria canzone preferita.
Ed ora torniamo alla serata a cui ho lavorato ieri, cosa aveva di speciale? Era una sabato dedicato ai grandi, quelli che sarebbero chiamati ‘vecchi’ da chi ascolta Sfera Ebbasta. Una di quelle serate che vuole riportare in discoteca chi ha smesso perché erroneamente si sentiva fuori luogo, dai 25 ai 50/60/70 anni e chi più ne ha più ne metta. É stato bellissimo. Hanno ballato qualunque cosa, qualunque genere musicale indistintamente, dalla musica revival, alla house, passando per il latino ed il reggaeton. Non si sono lamentati di nulla, non hanno fatto richieste, non hanno fatto gesti al dj di cambiare, hanno ballato composti e sono andati a casa felici. Ho visto 2000 persone ballare un disco di 6 minuti, e quando il dj stava per tagliare la canzone, hanno chiesto di lasciarla perché volevano l’assolo di chitarra. La discoteca è meravigliosamente una roba per vecchi. Dovremmo imparare a divertirci da loro.