Ogni tanto penso che sia assurdo dover difendere i cinesi dal razzismo che si è creato dopo le notizie sul Coronavirus. E attenzione, non perché non lo meritino eh. Dico così perché non mi aspettavo che fossimo così imbecilli a tal punto da pensare che qualunque persona con gli occhi a mandorla possa essere portatore della malattia. E invece evidentemente lo siamo perché la China Town milanese ha visto calare i guadagni del 50%. Cioè le persone hanno paura di andare a mangiare nei ristoranti di gente che forse la Cina l’ha vista su Google Maps. Follia pura. Bene. ora c’è un’iniziativa che potrebbe permettere a molte persone di espiare le proprie colpe facendo del bene, e ad altre ancora di passare una serata al servizio del prossimo.
Si chiama La Notte delle Bacchette ed è una cena solidale per gli orfanotrofi cinesi.
Si tratta di una serata gastronomica orientale (No, non prenderete il Coronavirus), per sostenere i progetti dell’associazione AiBi Amici dei Bambini. La data fissata é quella del 20 febbraio, ovvero questo giovedì.
Una serie di ristoranti, sale da tè, enoteche e gastronomie cinesi aderiranno all’iniziativa devolvendo parte dei ricavi a favore dei progetti per aiutare e gestire l’emergenza sanitaria negli orfanotrofi in Cina proprio per gli effetti del Coronavirus.
Già da diverse settimane l’AiBi raccoglie materiale, donazioni e giocattoli per gli orfanotrofi cinesi, ma giovedì ci sarà la possibilità di lasciare un contributo economico acquistando uno dei piatti solidali che verranno proposti dalle strutture che aderiscono all’iniziativa. Metà del ricavato dalla vendita verrà destinato all’associazione.
L’iniziativa ha il duplice obiettivo: quello di aiutare i bambini ma anche quello di scacciare lo stupido pregiudizio che si è creato nei confronti della comunità cinese dopo le vicende del Coronavirus. Tutte le informazioni le trovate sul sito o sulla pagina Facebook di AiBi.