Da quando vivo a Milano, e sono circa 12 anni, di luoghi comuni ne ho sentiti parecchi, “c’avete solo la nebbia”, “città sempre grigia”, “caos ovunque”. C’é n’é uno in particolare che però mi ha sempre fatto molto ridere: “a Milano devo lavarmi i capelli tutti i giorni“. Si perché c’é questo mito del fatto che a Milano l’aria sia così inquinata da sporcarti i capelli molto più che nelle altre città. In realtà io mi devo lavare i capelli in ogni città in cui ho vissuto, dalla più piccola alla più grande. La certezza é che non siamo ai livelli di Pechino. É uscito un rapporto annuale dell’Ispra-Snpa denominato “Qualità dell’Ambiente Urbano 2018” in cui sono state prese in considerazione 120 città e 14 aree metropolitane per capire quali fossero le più o le meno inquinate.
Ebbene la sorpresa é che Milano é messa molto bene in classifica, mentre non ci saremmo mai aspettati che la città più inquinata d’Italia fosse Brescia. Il limite delle polveri sottili é stato superato per ben 87 giorni consecutivi, praticamente 3 mesi di area respirabile. E pensare che abbiamo sempre pensato che Brescia fosse una città ordinata e con l’aria fresca. Segue a ruota la citta della Mole Antonelliana, Torino ha superato il limite di polveri sottili per 69 giorni consecutivi, così come Lodi.
Se invece doveste scegliere una città poco inquinata in cui crescere i propri figli, quella giusta é sicuramente Viterbo. Il Lazio offre aria pulita ed una vita tranquilla, sempre che non andiate a vivere a Roma, che si mantiene in vetta alla classifica delle città con le strade più dissestate d’Italia.
Per quanto le città italiane continuino ad essere molto inquinate, la situazione rispetto all’anno precedente é leggermente migliorata. C’é stata una riduzione dei livelli di emissioni del pm10 primario, cioè quello emesso dalle macchine, dal riscaldamento e dalle industrie.