Dal 18 Ottobre al 31 Dicembre 2019, Marina Abramovic arriva nel complesso della Pinacoteca Ambrosiana con “Estasi”, nell’area sotterranea dell’antico foro romano di Milano, all’interno del percorso di visita della Cripta di San Sepolcro, con il ciclo di video “The Kitchen. Homage to Saint Therese”.
La Cripta di San Sepolcro, da poco riportata a pieno splendore grazie ai grandi lavori di restauro che la hanno interessata, continua a svelarsi nel connubio con la video arte e i grandi artisti contemporanei, iniziato nel 2017 con Bill Viola e proseguita poi con Michelangelo Antonioni e Andy Warhol.
“The Kitchen. Homage to Saint Therese” è un’opera molto significativa nella quale Marina Abramovic si relaziona con una delle più importanti figure del cattolicesimo, Santa Teresa d’Avila. L’opera si compone di tre video, che documentano altrettante performance tenute nel 2009 dall’artista nell’ex convento di La Laboral a Gijón, in Spagna.
Curata da Casa Testori e prodotta dal Gruppo MilanoCard, gestore della Cripta di San Sepolcro, in collaborazione con la Veneranda Biblioteca e Pinacoteca Ambrosiana, la mostra interesserà l’area sotterranea della Pinacoteca Ambrosiana dove sorgeva il Foro Romano (oggi Sala dell’area del Foro) e sarà parte del percorso di visita che porterà a rivedere la Cripta di San Sepolcro.
Marina Abramović si concentra sull’esplorazione delle relazioni tra artista e pubblico, soffermandosi, in particolare, sul contrasto tra i limiti del corpo e le possibilità della mente.
Chi è Marina Abramovic?
Marina Nasce a Belgrado, da genitori partigiani della seconda guerra mondiale: suo padre fu un comandante riconosciuto, dopo la guerra, come eroe nazionale. La sua prima lezione di arte la ricevette dal padre all’età di 14 anni.
Dal 1965 al 1972 studia presso l’Accademia di Belle Arti di Belgrado.
Dal 1973 al 1975, invece, ha insegnato presso l’Accademia di Belle Arti di Novi Sad, mentre creava le sue prime performance.
Nel 1974 viene conosciuta anche in Italia, dove presenta la sua performance, Rhytm 4, esposta a Milano.
Marina Abramovic è riconosciuta per essere un’importante esponente di quella che viene definita come “performance art“. Si tratta di un’azione artistica che può essere scritta seguendo un copione o non scritta: un’azione performativa che coinvolge generalmente uno o più dei quattro elementi base: tempo, spazio, Il corpo del performer e la relazione fra il performer e il pubblico.
Due performance significative:
Rhythm 10, 1973
Nella sua prima apparizione, Marina decise di esplorare elementi di ritualità gestuale. Si tratta del gioco russo del coltello. 20 coltelli da passare uno per volta fra le sue dita, campionando tutto con due registratori, ad ogni taglio si cambia coltello, finiti i quali riascolta le registrazioni e ricomincia cercando di ripetere gli stessi movimenti e gli stessi errori esplorando le limitazioni fisiche e mentali.
The Artist is Present, 2010
Questa performance prevedeva che l’artista sedesse in silenzio, rimanendo il più possibile immobile difronte ad una sedia vuota che via via nel tempo veniva occupata dai visitatori.
The Artist is Present è un vero e proprio schema rituale predeterminato. L’azione rituale prendeva il via con l’accomodarsi sulla sedia dello spettatore. Marina, allora, che fino ad allora era rimasta ferma con lo sguardo basso, alzava gli occhi sul nuovo arrivato per potergli dedicare completamente la sua attenzione.
Prende il via in questo modo un viaggio in cui l’artista e il pubblico si trovano uniti, capaci di trasmettere emozioni tra di loro e al di fuori, attraverso un linguaggio non verbale quasi sacro, accompagnando lo spettatore verso un maramsa di sentimenti travolgente.
Diventa difficile a questo punto stabilire quale sia il confine dell’arte, ma forse l’unico motivo per cui è così complicato è che non esiste. Non esiste un confine, ogni cosa che provoca emozioni è arte, ogni cosa che smuove gli animi, suscita stupore, paura, entusiasmo o ammirazione è arte. Questo filone di pensiero è ciò che traspare dalle sue opere.
Marina Abramović risponde alla domanda “Cos’è l’arte?”, affermando “E’ TUTTO CIO’ CHE EMOZIONA“.
Cena in Mostra
Da Sabato 26.10, e tutti i sabati potrai vivere la mostra in maniera ancora più speciale, con esclusive cene placé.
Un’occasione unica per cenare immersi nella video-arte e per scoprire la storia della Cripta di San Sepolcro, la più antica Chiesa sotterranea di Milano.
Proposte di terra, mare, vegetariane e vegane.
Ogni sabato, h 19:30 e h 21:20
Un servizio di eccellenza e menù curatissimi, grazie alla grande professionalità di un catering d’eccezione.
PER 39€ POTRAI
Visitare la Cripta di San Sepolcro, che è tornata a splendere grazie agli importanti lavori di restauro che la hanno interessata
Scoprire la mostra “Marina Abramović / Estasi”
Goderti una deliziosa cena di quattro portate
TICKET
Intero: 12€
Ridotto under 26/studenti, gruppi, Abbonamento musei Lombardia, Feltrinelli, Coop: 10€
Ridotto famiglia (valida per due adulti ed almeno un bambino): 27€
Ridotto scuole: 6€
Visita serale+cena (valida il sabato sera a partire dalle 20): 39€
Free: bambini fino ai 5 anni – disabili