Avete mai giocato a Fortnite? Io no, non sapevo nemmeno che cosa fosse Fortnite fino a ieri. Il nome non mi era nuovo perché avevo letto qualche amico su Facebook che ne scriveva con entusiasmo. In poche parole é un videogioco ideato da Epic Games di battle royale dove puoi scegliere un avatar e poi combattere per sopravvivere o per sterminare i tuoi rivali o entrambe le cose, a seconda delle modalità di gioco che scegli. L’ho detta un po’ alla carlona, quindi spero che non si offendano gli esperti di videogames ed i nerd incalliti. Sabato quelli di Epic Games hanno organizzato un evento online unico nel suo genere ed hanno coinvolto Marshmello, dj ventiseienne di fama mondiale, nonché artista capace di infrangere ogni record su Spotify. Ha collaborato con star incredibili come Selena Gomez e Lil Peep, recentemente lo sentiamo in radio con Happier insieme ai Bastille.
Christopher Comstock, questo il nome all’anagrafe del dj che suona con in testa un casco a forma di marshmallow, é un appassionato videogiocatore e non avrà esitato quando gli é stato proposto di tenere un dj set live all’interno di Fortnite. Marshmello aveva già avuto a che fare con i fan dei videogames quando tempo addietro ha vinto la prima edizione del Celebrity Pro Am in coppia con “Ninja”. LA cifra vinta di 1 milione di dollari é stata poi donata in beneficenza.
Alcuni videogiocatori hanno poi scoperto all’interno di Fortnite degli indizi piuttosto chiari sul fatto che sarebbe avvenuto qualcosa di grande con protagonista Marshmello. Sono cosi accorsi online alle 20 di sabato ora italiana in Pleasant Park (Parco Pacifico) per seguire questi 10 minuti di djset in cui potevano divertirsi e comunicare (con le armi disabilitate per evitare che si ammazzassero).
Musica, grandi ologrammi, luci, fuochi d’artificio ed avatar hanno fatto da cornice a quello che potrebbe essere l’inizio di una nuova frontiera per il modo di partecipare ad un evento. Quasi un milione e mezzo di spettatori worldwide hanno seguito l’evento. Non sono certo pochi.
Tutto ci fa pensare al recente film di Steven Spielberg, Ready Player One. Sembrava un futuro lontano, invece già ci siamo.