Se qualche anno fa vi avessero detto di andare a pranzare al mercato comunale, vi sareste rifiutati come se vi avessero chiesto di fare il bagno nei Navigli. Eppure quella dei mercati comunali è la bella storia di una seconda vita. Sono nati negli ultimi anni diversi “mercati metropolitani” che hanno messo insieme i commercianti, i prodotti a km zero e tutta una serie intrattenimenti volti a far passare qualche ora dentro la struttura senza annoiarsi. Avete presente il modello Mercato Centrale di Firenze che è poi stato esportato in tante altre città d’Italia. Anche Milano a modo suo ci aveva provato creando una figata pazzesca sui Navigli laddove prima sorgeva il disagio dei Mercatini di Senigallia (quelli dove andavi a ricomprarti la bici se te l’avevano ciulata il giorno prima). Purtroppo fu un disastro a livello economico nonostante l’affluenza importante. Milioni di buco e dopo qualche tempo in quella zona è tornato il disagio. Stiamo però parlando di spazi enormi e aziende alle spalle ben avviati. Quello che stupisce realmente è quanto sta succedendo dei vari mercati comunali piccolini sparsi per la città di Milano. Una vera e propria rinascita.
Ad esempio in Piazzale Lagosta tra poco inizieranno i lavori per aprire in estate quello che sará un vero e proprio mercato comunale plastic free. Aria condizionata, wifi e commercianti pronti a vendere i loro prodotti che daranno da mangiare a vegetariani, vegani, carnivori, pescetariani ed ogni tipo di palato.
Lo stesso accadrà in Wagner dove 29 commercianti hanno vinto il bando per la gestione di vent’anni del mercato. Si occuperanno di organizzare tavolini per gli ospiti e tutto l’occorrente per ricevere le persone fino a tarda sera.
Morserchio è invece l’esempio di come l’eccellenza enogastronomica arrivi anche in periferia. Serate slow food, eventi e prodotti a km0 per uno dei mercati più attivi sul territorio.
Insomma saranno tante le aree che verranno interessate da una rinascita seguita dal progetto del Comune dedicato ai mercati coperti. Nuova vita per loro, ma anche per una Milano esplosiva.