Ieri, durante un aperitivo nel cuore di Milano, precisamente al City Life, ho conosciuto tra un bicchiere e l’altro una coppia di ragazzi di Roma. Parlando del più e del meno, ad un certo punto ho detto ‘anni fa avevo pensato di trasferirmi a vivere a Roma’. ‘Per carità’ ribattono loro. Cominciamo a confabulare su quanto Roma negli ultimi anni fosse diventata una città assolutamente invivibile, caotica, con gli uffici che non funzionano, mesi per ottenere allacciamenti di internet e luce, mezzi pubblici imbarazzante. Tutto questo per arrivare poi a parlare di Milano, la loro nuova casa. Mi raccontano felici come una pasqua che Milano é la città perfetta in cui vivere, c’é tutto ed é a misura nuova. E badate bene che in genere i romani sono molto legati alla loro città. Con un po’ di orgoglio, nonostante io sia un milanese acquisito, non ho potuto far altro che essere d’accordo con la loro tesi.
Da qualche anno, andando in giro per il mondo, mi ripeto che non c’é altra città in cui vorrei vivere se non Milano, che negli ultimi anni risplende davvero di energia. É un polo internazionale in cui si riunisce tutto il meglio della moda, del cibo, della tecnologia, del business e del lavoro, e di tutti gli altri campi che vi vengono in mente. La città di Milano non ha però solo questo primato. Da noi si legge anche di più, rispetto a tutte le altre città d’Italia.
Chi l’avrebbe detto. Tutti presi dal ritmo caotico del lavoro, con i cellulari in mano nelle metro intasate di gente, e poi invece riscopriamo il profumo della carta stampata. Per il sesto anno consecutivo Amazon ha decretato che Milano é la città d’Italia che acquista più libri, e quindi, che legge di più (sempre che non li usino per accendere il camino).
Ovviamente la classifica tiene conto anche degli e-book, ma pare che Milano sia anche in grado di spaziare maggiormente tra i generi che vanno dalla fantascienza alla cucina, passando per i libri di trave e di marketing.
Subito dopo in classifica ci sono Padova e Torino. Mentre dal fondo della classifica purtroppo ci salutano le città come Reggio Calabria, Bari e Forlì.