Il tema della parità dei sessi e del rispetto nei confronti della donna, negli ultimi mesi, sta finalmente raggiungendo importanti traguardi. Prendiamo il MeToo ad esempio, é stato, é un movimento storico molto importante perché ha portato all’attenzione il problema degli abusi. Certo a volte é stato sfruttato anche impropriamente come tanti casi di accuse infondate nate dalla frenesia di chi voleva apparire sfruttando ogni mezzo, ma l’importante é che il MeToo abbia spostato l’attenzione su tanti altri temi che riguardano la donna come ad esempio la parità dei salari, il body shaming ed il cambiamento degli stereotipi di bellezza imposti dalle maison di moda. Ecco quindi che finalmente in alcuni stati diventa legge il fatto che i salari siano gli stessi tra uomo e donne e la maison di moda iniziano ad usare modelle curvy per le campagne pubblicitarie.
Parliamo però della città di Milano e di un aspetto a cui forse non molti hanno fatto caso: le statue sono tutte dedicate a personaggi di sesso maschile. A parte la Madonnina, legata al Duomo, su ben 121 statue che si trovano nella capitale meneghina, nemmeno una é dedicata ad una donna, e questo vi da un po’ l’idea di quanto il nostro paese sia stato parecchio sessista. Parlo al passato perché le statue non sono poi così all’ordine del giorno. Anche se in questi giorni si parla di una statua dedicata a Bud Spencer eretta a Livorno.
Arriva però un’iniziativa lanciata dalla politica del PD Angelica Vasile che, votata all’unanimità in consiglio comunale, chiede al sindaco e alla giunta di promuovere la realizzazione della prima statua dedicata ad una donna nel Comune di Milano. Sicuramente un’iniziativa lodevole che potrebbe aprire le porte ad una serie di riconoscimenti nei confronti delle quote rosa celebri nel nostro paese.
Adesso la domanda é lecita: a chi dedicare la statua? Certo le donne importanti nel nostro paese non mancano, da Rita Levi Montalcini fino ad Alda MErini passando per Grazia Deledda e tante altre. L’idea però dell’iniziativa é quella di far scegliere ai cittadini milanesi, magari coinvolgendo le scuole, una figura amata dal popolo che sia adatta a ricevere il riconoscimento. Se fosse imposta dall’alto ovviamente ci sarebbe forse meno partecipazione da parte dei milanesi. Tutto nella speranza che non escano nomi di troniste di Uomini & Donne o protagoniste di Temptation Island (tanto per non farci diventare un’altra Porto Cesareo dove sorgeva la statua di Manuela Arcuri).
Insomma, aspettiamo la prima statua donna a Milano, un po’ come Parigi ha la sua Giovanna D’Arco.