Siete pronti per l’arrivo del Natale? Come da tradizione, questi giorni sono di preparazione. Non tanto per i regali che, si sa, vanno fatti con largo anticipo oppure il giorno della Vigilia, ma più che altro per sopravvivere alle abbuffate natalizie. Chi ha origini del sud sa bene che la preparazione va fatta per la famosa sacra triade. Padre, Figlio e Spirito Santo? Macché, cena della Vigilia, pranzo di Natale e pranzo di Santo Stefano. Questo é il massimo dello sforzo per un essere umano. e considerate che non stiamo citando la cena di Natale e la cena di S. Stefano perché di norma si finiscono gli avanzi del pranzo. Uno dev’essere anche bravo a dosare le quantità per evitare di ritrovarsi il doppio da mangiare la sera. Con la mamma che ti dice “questo stasera lo dobbiamo finire che domani faccio il cappone”.
In tutto questo gli italiani spenderanno molto per queste feste 2019, la spesa costa e non vogliamo certo lasciare che le tavole rimangano spoglie. Supermercato24 ha condotto una ricerca per capire quali sono le città dove le persone spendono di più per imbandire la tavola a Natale. Davamo per scontato che Milano fosse al primo posto, come in tutte le classifiche in cui ci sono da spendere degli sghei. Invece Milano c’é ma non é sul posto più alto del podio.
In vetta c’é Torino, dove pare che a Natale si vedranno battaglie a colpi di vitello tonnato, ravioli del plin, tajarin e carne cruda. Milano é al secondo posto, mentre al terzo c’é la capitale, Roma.
Medaglia di legno invece per Verona e poi in coda ci sono Vicenza, Modena e Como. Non c’é qualcosa che vi sembra strano? Mancano le città del sud. Forse perché al nord le materie prime costano molto di più e c’é meno voglia di cucinare quindi tante famiglie si affidano a rosticcerie e supermercati. Al sud c’é molta preparazione tradizionale, il che non significa che si mangi di meno. Anzi, siamo sicuri che in regioni meravigliose come la Puglia, la Sicilia o la Campania, Natale sarà uno spettacolo per il palato.
Sempre secondo la classifica, il prodotto che va ad incidere di parecchio sul prezzo degli scontrini é il vino, o meglio, le bollicine. Prosecco, champagne e spumante sono un must delle feste e hanno fatto incrementare le vendite dei prodotti vinicoli del 40% rispetto al resto dell’anno. E poi ci sono i cesti, i salumi ed i crostacei.
Come sempre questo é un campione statistico, ma rende bene un’unica certezza. A Natale in Italia si mangia, e tanto. Auguri.