No ai circhi con animali, ma il regolamento non serve a niente

Abbiamo parlato spesso della questione circhi con animali, e anche di quanto, pur essendo a sfavore della loro esistenza, condanniamo anche atti dimostrativi violento e promossi da qualche estremista animalista. Ricorderete qualche tempo fa, un gruppo di animalisti liberó alcuni animali da un circo ed un ippopotamo finì per essere investito da una macchina, non solo morendo ma mettendo a repentaglio la vita di diverse persone. Ecco, abbiamo sempre pensato che amare gli animali non significhi questo. Bisogna usare la testa per poter combinare realmente qualcosa. 

I circhi, o almeno I circhi come li conoscevano un tempo, spariranno. È solo una questione di tempo. Per fortuna la sensibilità della gente con il tempo è cambiata, è migliorata. Se prima i genitori non vedevano l’ora di portare ì propri figli al circo a vedere le tigri, gli orsi o i rinoceronti, adesso comprendono che non può portare a nulla di buono mostrare ai propri figli la violenza sugli animali. E se violenza vi sembra una parola esagerata, passateci almeno il fatto che quegli animali sono tenuti lì contro natura. 


Sono sempre meno i circhi con animali e sono sempre più apprezzati invece i circhi che si trasformano in un grande spettacolo di coreografie, persone ed effetti speciali. Vedi ad esempio Cirque Du Soleil.


Anche Milano ha provato a fare la sua parte. Ve ne abbiamo parlato qualche giorno fa. Il 3 febbraio è stato approvato il nuovo regolamento che vieta circhi con animali come leoni, tigri, orsi, foche, elefanti, trichechi e tutti gli animali che non siano domestici. C’è però un problema: questo regolamento serve veramente a poco. 


È già successo in altre città ed in altre regioni che venisse creato un regolamento legato alla presenza di circhi con animali, ma i circhi hanno fatto ricorso al TAR e hanno sempre vinto. Questo perché serve una legge nazionale e finché non verrà creata, i circhi con animali qualora volessero venire a Milano, avrebbero ancora la possibilità di farlo nonostante il regolamento. 
Lo stesso sindaco Sala ha specificato che si tratta più di un provvedimento volto a sensibilizzare l’opinione pubblica. Speriamo che in futuro l’Italia si accorga che c’è bisogno di una legge nazionale.