Voi pensate di vivere in una città dove gli umarel ed i moralisti sono pronti a bacchettarvi per qualunque tipo di schiamazzo notturno? Guardate con invidia quei posti lontani in cui vanno in scena festival ed eventi in pieno centro città con il consenso della gente? Pensate che Miami sia uno di questi? Bé vi sbagliate. É arrivata come un fulmine a ciel sereno la notizia della revoca del permesso rilasciato dal comune all’organizzazione dell’Ultra Music Festival Miami per organizzare l’evento a Bayfront Park. La storica location da 20 anni ospitava uno degli eventi di musica elettronica più importanti al mondo, inserito tra l’oceano ed i grattacieli di Miami Beach. Vi chiederete perché mai il comune abbia deciso di fare dietrofront? Nascosti dietro una supercazzola legata a problemi di urbanizzazione, un comitato di quartiere si é semplicemente stufato di avere un po’ di casino per una settimana all’anno, ed é riuscito ad ottenere l’attenzione del comune.
Insomma, niente più Bayfront Park, ma l’UMF non é stato con le mani in mano negli ultimi mesi. Dopo l’edizione dei record con la reunion degli Swedish House Mafia, l’organizzazione dell’Ultra Music Festival ha da poco annunciato una nuova location per l’evento: l’Historic Virginia Key Beach Park and Miami Marine Stadium Flex Park. Ci vuole un quarto d’ora per pronunciarlo (troveranno presto un diminutivo), ma altro non é che una piccola isola a sud di South Beach di fronte a Downtown Miami, collegata ad essa con la Rickenbaker Causeway.
A Virginia Key si trova un enorme parco, lontano dal traffico e lontano dalle aree colpite dall’inquinamento acustico. Insomma, lì possono fare quello che gli pare senza dare fastidio a nessuno, tanto da avere il permesso di prolungare gli orari fino alle 2 del mattino. Inoltre la città di Miami manterrà un incasso di denaro che si aggira intorno ai 20 milioni di dollari, soldi destinati anche alla costruzione di un nuovo museo dedicato alla cultura afro-americana.
Alla fine Bayfront Park non ci mancherà poi così tanto.