Tutti gli anni quando arriva il periodo natalizio si parla di tradizioni. Bisogna fare l’albero, bisogna comprare i regali di Natale, bisogna comprare il panettone. Soprattutto, a Milano, tutti gli anni bisogna andare agli Oh Bej! Oh Bej!. Io vi giuro che tutti gli anni, generalmente quando sono seduto sul pensatoio (il cesso), mi interrogo su cosa significhino realmente per me gli Oh Bej! Oh Bej!: sono il paradiso o l’inferno?
Facciamo un passo indietro. Oh Bej! Oh Bej! dal milanese, significa Che Belli! Che Belli! ed é un’esclamazione che é stata presa direttamente dal grido di gioia dei bambini che nel 1510 si videro ricapitare una valanga di doni dall’inviato papale Giannetto Castiglioni. Da quel momento la tradizione vuole che i doni siano presentati ad un pubblico in cerca di qualche regalo last minute per il 25 dicembre.
Sono stato più volte agli Oh Bej! Oh Bej!, e devo dire che c’é l’imbarazzo della scelta per trovare qualche pensiero per evitare di presentarsi al pranzo con una bottiglia riciclata di qualche vecchio spumante. L’unico problema é che in cerca di quell’idea last minute, come voi, ci sono altre cento mila miliardi di persone che affollano le bancarelle.
A volte sono sopravvissuto al delirio, mentre altre volte ho pensato di riciclarmi pure il pranzo di Natale dell’anno prima pur di non affrontare quella bolgia. Come sempre gli Oh Bej! Oh Bej! si terranno in piazza Castello, precisamente tra via Gadio e piazza del Cannone.
Saranno operativi dal 6 al 9 dicembre dalle 8.30 del mattino fino alle 21. Ecco se siete tra i più coraggiosi, pronti ad inoltrarvi nelle gelide temperature milanesi, l’orario mattutino é quello più consigliato per evitare la ressa.
Quest’anno saranno presenti ben 400 espositori tra artigiani di oggettistica, cibo e giocattoli, librai, fioristi e chi più ne ha più ne metta. Vi fate poi una pausa con vin brulé e caldarroste. Chi vi ammazza.