Vi capita mai di emozionarvi ascoltando della musica? La musica é un amplificatore di emozioni. Ad esempio alcuni dei momenti più importanti della nostra vita sono ben scanditi nella nostra memoria grazie a qualche particolare canzone che faceva da colonna sonora proprio in quel momento. A volte, quando una canzone ci coinvolge particolarmente, può succedere che sulle braccia i nostri peli si drizzino e venga la famosa pelle d’oca.
Quello della pelle d’oca é un processo legato alle esperienze emotive, ma il retaggio della sua funzionalità arriva dalla preistoria. In passato infatti, proprio come per gli animali, i peli si drizzavano in seguito ad un rilascio di adrenalina che serviva per apparire più grandi agli occhi del nemico. Dopodiché all’interno del corpo umano é rimasto come meccanismo residuo di regolazione della temperatura corporea. Nello strato della pelle sotto la pelliccia é infatti presente uno strato di aria isolante che serve per la termoregolazione corporea.
Tornando alla musica, la pelle d’oca é strettamente legata ad esperienze piacevoli per una teoria che si chiama “percorso di ricompensa”. Quando ascoltiamo una canzone o viviamo un’esperienza particolarmente travolgente avviene un rilascio di dopamina che arriva l’esperienza sensoriale, vengono cioè attivate le stesse aree cerebrali coinvolte quando si parla di eccitazione e di dipendenza.
Alcuni invece parlano di pelle d’oca come derivato della tristezza. L’angoscia della perdita e della separazione sarebbe in grado di stimolare quegli stessi processi. Infine la pelle d’oca in ambito musicale, sarebbe scatenata da uno stravolgimento della melodia che il nostro cervello si aspetta in una canzone. Ad esempio se siete in discoteca e vi aspettate che parta la cassa in un certo punto della canzone, potrebbero drizzarsi i peli dall’emozione.
Queste sono le spiegazioni più scientifiche di un processo che in realtà forse non può realmente essere spiegato. Sono solo emozioni.