Qualche giorno fa, parlando con un amico, ci siamo lasciati andare ad una riflessione: quanto è cambiata in questi tempi la percezione degli spazi. Lungi da noi trasformarci in dei filosofi mancati, ma fino a due mesi fa non avremmo mai detto che avremmo passato 24 ore su 24 chiusi dentro la casa che abbiamo scelto. I più fortunati sono nella loro casa di proprietà, quella che hanno deciso di comprare per la vita, quella che risponde ai requisiti che cercavano da tempo. Ma una grande quantità di persone vive in una casa in affitto, una di quelle che, in una città come Milano, scegli in base alla disponibilità, al prezzo e alla distanza dal lavoro. Insomma, la maggior parte delle volte si tratta di un luogo dove pensi di far tappa solo per dormire e per prepararti tra il lavoro ed una cena. Ora quella casa, che magari non abbiamo nemmeno riempito di oggetti personali, perché nella nostra testa era solo uno spazio temporaneo, è lo spazio dove siamo costretti a stare.
E allora tutti pensiamo la stessa cosa. Come avremmo voluto una finestra grande con tanta luce sulla stanza, come avremmo voluto un terrazzo, come avremmo voluto un giardino. Si perché la limitazione della libertà cambia la percezione di tutto. Oggi balconi e giardini sono la vera ricchezza di un appartamento. Chi possiede un terrazzino che solitamente tiene chiuso per lasciare le scope e le scarpe di calcetto, ora lo sfrutta come se fosse la parte principale della casa.
E allora come cambierà il mercato immobiliare? Posto che andiamo incontro ad una crisi anche in questo settore che si aggira tra l’1,1 ed il 3%, probabilmente gli acquirenti terranno conto di questa esperienza per le prossime case che andranno ad acquistare o affittare. I terrazzi, che solitamente non vengono nemmeno calcolati nella metratura della casa, acquisteranno un valore aggiunto per il rischio di una nuova quarantena.
Sicuramente ci guarderemo bene dall’affittare una mansarda con finestre in alto, a meno che non vogliamo fare come Occhi di Gatto e pattugliare i tetti.