Vi siete mai chiesti come mai a volte sentite delle canzoni, generalmente brutte, con un grande nome della musica internazionale accostato a Pino il panettiere che fino a ieri non pensavate facesse il produttore musicale? Si, succede, ed é tutta una questione di soldi. Vi spiego come funziona.
Mi sono incuriosito quando qualche tempo va vedo uscire un disco su Spotify di uno che conosco vagamente. É un ex pr, uno di quelli che hanno sempre fatto i “trafficoni” e non si capiva mai esattamente cosa facesse per davvero nella vita. A quanto pare dopo un po’ si é messo a fare il dj, ovvero la professione più ambita di questi ultimi anni. Parlando di qualche tempo fa, ricordo che venne a propormi di fare un disco che sarebbe sicuramente finito in classifica perché lui “sapeva come fare”. Non mi sono interessato ma presumo che sotto ci fosse un sistema di acquisto di ascolti sulle piattaforme digitali o roba simile.
Questo personaggio, che se dovessi definire direi “inguardabile” ed “imparlabile” per quanto sia lontano da ogni tipo di prodotto di buon gusto, ad un certo punto, recentemente spunta fuori con tre dischi, uno via l’altro con featuring prestigiosissimi. Non voglio fare nomi ma parliamo di alcuni tra i rapper americani più famosi del mondo, gente che ti aspetteresti vicino a Katy Parry e non vicino a Pino il pasticcere, o forse era panettiere, boh.
Tra l’altro i dischi fanno pure cagare, cagare molto, con i video musicali girati in periferia in Italia con qualche “bagassone” nostrano e le solite movenze da chi spera di sembrare ricco ed affermato. Insomma, é tutto brutto, ma com’é possibile che questi grandi artisti accettino di mettere il loro nome su questa monnezza? Semplice, la risposta “basta pagare”.
Gente come Snoop Dog, tanto per dirne uno che ha fatto decine di collaborazioni, e tanti altri, mettono letteralmente in vendita degli spezzoni inutilizzati che hanno registrato in studio. Spesso non sanno nemmeno che ci sia una canzone che porta il loro nome in giro. É come se io andassi a registrare una filastrocca in studio a cazzo di cane e poi riuscissi a venderla a caro prezzo ad uno che cerca di tirarne fuori qualcosa di buono. Pare che operazioni di questo tipo arrivino a costare anche 50 mila euro per tre dischi con cantanti o rapper famosi.
Il risultato é quasi sempre un flop. Ed ecco spiegato come Pino il fashion blogger, o era pasticciere, riesce ad aprire un mutuo per fare un disco, brutto, insieme ad un cantante famoso. Tra l’altro la maggior parte delle volte infilano il cantante famoso nel video prendendo spezzettoni di alcuni suoi vecchi video, la tristezza.