Un paio di volte all’anno tutti i milanesi, quelli normali, sanno che dovranno fare i conti con la settimana dalle moda. Quella che negli ultimi anni per il mondo è la Milano Fashion Week. Non pensate che sia un bene. Perché quelli che ne giovani realmente sono gli appassionati di moda, i fashion blogger, gli addetti ai lavori ed i party lover. Per tutti gli altri la settimana della moda milanese è solo una rottura di palle perché per la città si crea un traffico che nemmeno per il Giubileo a Roma. Se per malaugurata sorte finisci nella zona di una sfilata sei fottuto.
Le sfilate durano all’incirca 10 minuti, e chi vi partecipa deve correre da una parte all’altra della città per non perdere neanche un minuto di show, così i driver si mettono comodamente in doppia fila ad aspettare i loro clienti. Noi siamo solo dei contrattempi che disturbiamo il loro lavoro.
Detto questo, io solitamente fuggo dalla città, ma l’altra sera ho deciso di partecipare ad uno di questi party della moda tanto chiacchierati. Arrivo in zona Sempione per la festa di questo grosso brand, non è importante quale. Non ho fatto in tempo a farmi mettere in lista, così entro con il nome di uno che a detta di qualche amico non si starebbe presentato, un tal Michelangelo. Nessun problema, in pochi minuti, nonostante gente figa che saltava la fila perché boh, è gente figa, sono dentro.
Ai miei occhi si presenta più o meno la fotocopia di quelli che sono tutti i party della MODAH. Coreografie sontuose, modelli che ballano sui cubi, neon, ledwall, musica a cannone, persone vestite in modo eccentrico ed open bar. L’elemento nuovo di questi ultimi anni sono le o gli influencer. E guardandomi un po’ in giro ho capito che la situazione è decisamente sfuggita di mano. C’era la gara a chi riusciva a fare una foto più provocante con l’outfit più assurdo mai visto. Tra queste ho riconosciuto una deficiente che avevo visto in un programma televisivo, una davvero con un quoziente intellettivo che farebbe rabbrividire chiunque. Mezza nuda, in linea con le foto del suo profilo Instagram che sono una combo costante di tette e culo, e vestita terribilmente male. Questa ha migliaia di morti di fig…scusate, followers su Instagram e c’è anche chi pensa che questa sia una forma di successo.
Dopo un po’ sulla console dell’evento sale questo grande dj special guest internazionale, con la faccia incazzata di un macaco perché l’impianto audio era mortificante per un dj di quel calibro.
Insomma tra qualche falso sorriso e un po’ di eccentricità, ma neanche troppo, dopo mezz’ora sono fuggito a casa annoiato. Per un po’ non mi rivedranno.