Tranquilli, tranquilli tutti, allarme rientrato. Poco tempo fa ha aperto il famoso primo Starbucks d’Italia a Milano. Quello fighetto per intenderci. Lo Starbucks tutto fronzoli, come era prevedibile ha diviso l’opinione pubblica tra chi ha apprezzato il punto vendita di Piazza Cordusio ciucciandosi ore di coda per entrare e tra chi invece non ha gradito, specialmente il fatto che non ci sia da Starbucks l’unica cosa per cui aspettavamo Starbucks in Italia, ovvero il Frappuccino. Cioé spiegatemi come faccio a fare 5000 calorie di colazione senza il Frappuccino. È impossibile, o meglio, non ho nessuna voglia di ovviare al problema con i cookies al burro, farciti di burro, cotti nel burro chiarificato nel burro.
Il colosso americano con sede a Seattle ha annunciato che presto arriverà un secondo punto vendita. Siiiiiiii, Frappuccino per tutti. L’unico sbattimento sarà che per ora bisognerà andare fino a Malpensa. In sostanza vi toccherà aspettare di transitare di li per le vacanze. Ebbene é già in corso la ricerca del personale per il nuovo Starbucks presso il Terminal 1 dell’Aeroporto Milano Malpensa. Ricordiamo per tutti quelli che non sono di Milano che Malpensa si trova praticamente a Varese, 40 minuti dalla città di Milano, quindi é esclusa la merenda da Starbucks. Sarà un punto vendita classico americano con Frappuccino, Muffin e torte zozze.
Il Corriere della Sera però ha lanciato un’altra indiscrezione. Pare infatti che dovrebbe nascere addirittura un terzo punto vendita a Milano. Da ottobre sembra che l’ex sede Dmail in Corso Garibaldi, che é di proprietà di mister Percassi, possa diventare il terzo paradiso milanese del Frappuccino. Di certo però non c’é ancora nulla quindi ci toccherà aspettare ancora qualche tempo prima di gridare vittoria.
Intanto a dirla tutta, noi siamo stati da Starbucks in Piazza Cordusio, e proprio male non é. Anzi, pensare che dovessero arrivare gli americani per fare una roba così bella ci fa anche girare un po’ le balle.