Ad inizio settimana mi sono imbattuto nell’invito della presentazione di un nuovo disco in uscita, la cover di un brano di Julio Iglesias (si proprio il papà di Enrique) cantato da Donatella Rettore: Se Mi Lasci Non Vale. Già di per se mi sembrava strana l’accoppiata Iglesias/Rettore, ma il fatto che fosse presentato alla serata di Milano house per eccellenza da 19 anni, rendeva tutto ancor più bizzarro. Va beh, ho pensato che si trattasse di un disco dance o che i produttori avessero scelto una discoteca per sfruttarne l’acustica. Purtroppo non é finita qui, perché il nome del personaggio accanto alla Rettore, inizialmente passatomi inosservato, é quello di Tommaso Zorzi.
E quindi? Chi diavolo è Tommaso Zorzi. Bé, a caldo, ma anche a freddo potrei dirvi che é colui che insieme alla Rettore ha prestato la voce ad uno dei prodotti musicali più insensati, brutti e scadenti di sempre. Forse però voi lo ricorderete come uno dei protagonisti di Riccanza nonché uno dei concorrenti dell’ultima edizione di Pechino Express. Insomma, un curriculum di tutto rispetto per lo share italiano, tanto da fare invidia a Mario Draghi o Margherita Hack, e soprattutto meritevole di posizionarsi in top ten insieme a Valeria Marini e Francesca Cipriani.
É evidente che siccome Elettra Lamborghini ha spaccato con il disco Pem Pem (meno con il secondo Mala) allora Zorzi ha deciso di regalarci questa perla del trash di cui potevamo fare a meno. La differenza tra lui e la sua compagna di tv show é che la Lamborghini si é fatta fare il disco da qualcuno capace di sfornare una hit reggaeton senza troppe pretese.
Se Mi Lasci Non Vale, oltre ad insultare il grande disco di Julio Eglesias, é la rappresentazione di tutto quello che non va nella discografia di oggi, dove vengono prodotti e messi online in fretta e furia i dischi di chiunque, anche e soprattutto quelli come questo, privi di qualunque aspetto qualitativo. E vi prego di non confondere questo insieme di frasi sconnesse che inneggiano rappando (male) allo sfarzo e allo spreco con prodotti dance italiani di tutto rispetto come quelli del Pagante. Questi ultimi sono abilmente pensati e studiati per essere un prodotto divertente. Quello di Tommaso Zorzi fa ridere e basta.
Non pensavo avremmo così rimpianto le parodie dei Gem boy con Se Non Succhi Non Sale.