Non ho mai nutrito una grande simpatia per Gianluca Vacchi, o meglio, non riuscivo proprio a capire il motivo del suo successo su Instagram. Guardavo quei balletti con la mutanda (cioé la mutanda…) e tutto mi suscitavano meno che il tipico commento “sei un grande”. I grandi per me sono altri, ma sono solo questioni di gusti. Bisogna riconoscere che Vacchi si è inventato un nuovo modo di comunicare su un social dove praticamente è stato già fatto tutto. Seppur facendo l’imbecille, ha raggiunto più persone di quelli che giornalmente ci provano senza ottenere risultato alcuno. Indubbiamente le amicizie altolocate e la disponibilità economica hanno aiutato, ma intanto è il risultato quello che conta.
Poi la svolta: Gianluca Vacchi ha deciso di diventare dj. Apriti cielo, è andato a scomodare la categoria dei lavoratori più rosiconi del mondo, i disc jokey. Ancora non si sa perché molti di loro siano convinti che uno qualunque con i soldi non possa intraprendere quella carriera. Sarà considerata blasfemia. Bah. Che poi mica tutti i dj lo criticano eh? Solo quelli che casualmente non hanno una serata manco vendendosi la madre. Perché sarà sicuramente uno che chiede 25k per uno show a rubarvi il posto, si come no, bravi.
Fatto sta che Vacchi come dj funziona, e si sta impegnando per crescere come artista e produttore, aiutato da uno staff di professionisti come Nicola Zucchi e Merk & Kremont. I soldi gli permettono di allenarsi per la serie A dell’intrattenimento notturno, ma evidentemente ha le carte per fare bene. Se così non fosse sarebbe già scomparso dalla scena. Invece, proprio mentre parliamo, lui sta facendo serate in giro per il mondo. Date un’occhiata al suo calendario d’ottobre, farà più soldi di quelli che una persona normale non guadagna in una vita.
E sapete cosa? Il fatto che tutti lo critichino, me lo fa stare già più simpatico.